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Una fashion Week pugliese. È l’idea lanciata dalla passerella di COATurier 2022

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In un mondo in cui centri e periferie hanno subito un rimescolamento, e grazie alle tecnologie digitali è possibile avere strumenti per farsi conoscere, è fondamentale puntare sulla autenticità, sulla storia e sulla tradizione, intesa come giacimento da valorizzare, come ha sostenuto Angelo Mellone, vicedirettore di Daytime Rai. “Il mondo passa da qui” ha detto Cristina Rizzo, presidente della fondazione Le Costantine, intervenuta nel panel del 10 novembre, raccontando come custodendo la tradizione è stato possibile essere coinvolti dai grandi brand del lusso, a partire da Dior.

La seconda edizione di Coaturier si è chiusa con l’impegno, da parte di tutti, di mettere a frutto quanto emerso dai due giorni dedicati alla moda, non per caso organizzati a ridosso di San Martino, la festa dei cappottari, con l’intento di riportare al centro della discussione della città e del circondario la bravura delle nostre maestranze e la creatività delle nostre imprese. Non è un caso che Daniele Del Genio, presidente di CNA Puglia, organizzatrice, in collaborazione con “La Ditta” aps, dell’evento, abbia lanciato l’idea di una fashion week pugliese, diffusa sul territorio, in accordo con le strategie di sviluppo e internazionalizzazione della Regione Puglia che, col Comune di Martina Franca, la Camera di Commercio di Taranto e il DUC di Martina Franca, hanno sostenuto l’evento.

Proprio perché è il mondo a passare dalla Puglia, è opportuno che il territorio e le imprese si organizzino per capitalizzare le occasioni di incontro, rafforzare le reti ma, soprattutto, lavorare sulla propria identità. Una identità che si racconta attraverso le storie veicolate dai mezzi di comunicazione digitali, che abbattono notevolmente i costi di produzione, ma rendono più difficile la competizione tra i diversi territori.

Una competizione che si gioca su un terreno globale completamente diverso rispetto a quello che conoscevamo appena dieci mesi fa, una mutazione che aumentato la complessità in cui le imprese locali si muovono. La Cina, ad esempio, si è trasformata da Paese produttore a luogo di consumo, che col tempo ha sviluppato un proprio gusto, un proprio stile e che si ispira all’Italia.

 

Al centro, ancora una volta, la necessità di formare i giovani, trovare strumenti per dare loro la possibilità di realizzare progetti, in un’ottica di crescita collettiva. Un concetto fortemente ribadito da Fabio Mancini, volto iconico di Armani, modello per diverse campagne internazionali, che da qualche tempo spende il suo tempo e la sua visibilità per lanciare messaggi positivi alle giovani generazioni, mettendole in guardia dal rischio di seguire modelli sbagliati. Una testimonianza appassionante, che ha molto coinvolto le studentesse dell’IISS Majorana di Martina Franca che hanno partecipato al talk della mattinata.

Coaturier è stato questo: un nuovo passo verso una creazione di una rete territoriale che unisca qualità, eccellenza produttiva, visione internazionale e approfondimento culturale.

L’evento è stato possibile grazie agli Enti che hanno patrocinato e sostenuto Coaturier, a partire dalla Regione Puglia, del Comune di Martina Franca, della Camera di Commercio di Taranto e del DUC di Martina Franca, ma anche dei partner, a cominciare da Zaurino Fiori, che ha reso possibile rendere concreta la creatività del direttore artistico Bruno Simeone. Un ringraziamento quindi al vivaio Pinto, a Angelo Labriola per il make up, a E20Idea per il service e al teatro Verdi per la location.

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